W la pappa al pomodoro!

Alla fine della fiera ho deciso per lo svezzamento naturale. Ovvero un misto tra quello classico (pappette, brodini e omogeneizzati in ogni dove) e l'autosvezzamento* (si mangia quello che passa al convento, tempo di svezzamento non pervenuto). Insomma facciamo quel cavolo che ci pare!

Come avevo accennato abbiamo iniziato con le pappette, un po' per l'età precoce dello svezzamento un po' per "sicurezza". Poi ho introdotto i criteri dell'autosvezzamento che mi sembrano buoni e giusti, mantenendo però le pappette in caso non ci sia niente di abbastanza adatto al pupo e anche perchè il pupo non mangia piccoli assaggi di ogni portata, lui divorerebbe la qualunque!

Il pupo ha già mangiato dalla nostra tavola gradendo parecchio:

risotto alla zucca e risotto al radicchio
numero 3 farfalle alla ricotta (ammetto che faceva parecchio ridere vedere che iniziava a mangiare prima i bordi e poi tutto il resto)
broccoletto e cavolfiore uno per mano
pastina con spinaci, pastina con piselli
crema di carote viola
crema di broccoli con miglio
ceci, lenticchie

questi sono solo esempi, ma sta assaggiando davvero di tutto, mangia già in autonomia biscotti e grissini, e vuole praticamente tutto ciò che prendo in mano per mangiarlo (arrabbiandosi anche parecchio se non glielo dò!)!

Anche riguardo all'autonomia di ingestione del cibo, mi lascio guidare da lui e uso le vie di mezzo. E' molto poetico lasciare mangiare lui da solo...ma quanto pensiero zen ci vuole?? Ok la tovaglia per raccattare il cibo lanciato per terra, ma nel mio caso dovrei stare tutto il pasto a raccattare! Dovrei pulire di continuo casa. E il pupo dovrebbe subire il bagno dopo ogni pasto (visto che già così abbiamo almeno una tutina caduta in battaglia al giorno, solo per quando mangia)!
Per cui visto che non lo turba, lo imbocco. Tranne alcune eccezioni: grissini e biscotti (ormai è autonomo appunto), dopo la sua pappa cibi che può tenere in mano dal nostro pasto (pasta, verdure), il cucchiaino quando allunga la mano per prenderlo, gli faccio toccare il piatto e il cibo quando sta per finire la pappa così in caso di lancio del piatto, non perdiamo tutto il suo contenuto.

Tendo a cambiare spesso sia il tipo che la qualità del formaggio (vaccino, caprino, ovino), della verdura, della pasta (mais, grano, avena, miglio), della merenda (frutta cotta, frutta cotta e yogurt, frutta cotta e biscottini ecc..). Tento di variare anche la consistenza, anche se sminuzzo ancora molto il cibo.

Visto che con lo svezzamento la cacca tende a diventare duretta, consiglio: spinaci, erbette, miglio, per renderla più morbida; ovviamente abbondo con l'olio e cerco di dargli tanta acqua.
Mentre ho notato che con l'introduzione di nuovi cibi è tornata l'aria in pancia, per cui oltre al milycon ho provato col finocchio e sembra funzionare; ho ripreso anche a fargli i massaggini al pancino.

* del materiale informativo:

http://www.autosvezzamento.it/ il sito ufficiale italiano
http://www.uppa.it/rubriche/alimentazione/tutti-a-tavola/autosvezzamento-istruzioni-per-l-uso è l'articolo che mi ha fatto convincere a usare anche questo metodo.

Reborn

I sei mesi per un bambino sono come una nuova nascita. Almeno per il mio.

Se abbiamo detto addio alle colichette, ai problemi di fare la cacca liquida, di imparare a ciucciare e di annoiarsi..
Ora diamo il benvenuto alla preparazione dei denti, alla cacca dura, a imparare a mangiare cose nuove e alla troppa stimolazione. Insomma, se avevamo trovato un equilibrio, ora si è rotto.
A questo ci aggiungiamo che ci siamo trasferiti e non capisce più dove siamo, e lo svezzamento, giusto per arricchire un po' lo scenario. In soldoni non dormo più di 3 ore di fila da una settimana, e prima c'erano i terrori notturni (ovvero incubi tremendi che gli sconquassano il sonno facendolo piangere fino a diventare rosso, ma dato che lui sta dormendo non lo si riesce a consolare), e poi a questi si sono aggiunti i risvegli ripetuti, sempre piangendo, ma questo pianto si consola in fretta. E se prima tiravo fiato di giorno, ora neanche più quello, oggi avrà dormito un'ora e mezza in tutto il giorno. Ho la schiena distrutta. Sono stanca e anche un po' preoccupata per l'avvenire.



Insomma crescere è una fatica, per lui che deve imparare sempre cose nuove. Per noi genitori che dobbiamo trovare rimedi dove a volte non vediamo neanche il problema.
Chiudo citando uno scambio di messaggi con un'amica:

"Ma la tua quando mette i denti come si comporta? Ormai sono notti che non dormo, si sveglia di continuo. A volte è inconsolabile, smette solo se lo attacco al seno, ma ieri anche dopo averlo attaccato piangeva!"

"La mia sai non ha mai dormito nè di giorno nè di notte.. non so se sono i denti, il fatto che non fa più la cacca, ma lei ora vuole solo stare in braccio attaccata al seno. Tipo ora la sto odiando: i pochi minuti liberi li ho usati per fargli la minestrina con tutte le cose fresche comprate apposta. Ho provato a dargliela. 2 cucchiaini e poi è iniziato il lamento!"

"Anche ricky fa così, però poi alla fine (dopo canzoni, filastrocche e distrazioni varie) la finisce tutta. Fino alla settimana scorsa mangiava tutto!!"

"Mi sembra di essere tornata indietro invece di andare avanti."

Uao!

IKEA

Ricky ha fame, vado alla fighissima zona relax-allattamento (area attrezzata con lavandino, fasciatoio, qualche gioco e una poltrona). Ci trovo un papà che dà il biberon ad una minuscola neonata. Io intanto aspetto dentro, la piccola ha 1 mese e mezzo. Arriva la mamma tutta in ghingheri, tacchi, tutta abbinata, truccata, fresca di parrucchiera. Guarda Ricky, chiede quanto ha e poi dice tutta amorosa "Ecco vedi come sarà la nostra a sei mesi?". Escono. Io penso che quando Ricky aveva un mese e mezzo avevo i capelli con la ricrescita di un anno, ero stanca e piangevo sempre. Non uscivo in posti affollati perchè non avevo ancora capito bene la storia dell'allattamento e biberon. E sopratutto non mettevo i tacchi e non li metto neanche adesso a dire il vero.
Certo l'ho pensato con tanta invidia.
Ma tanta.
Tanto che ad un certo punto arriva Lui che entra trafelato e dice "Non trovo le carte di credito! Devo averle lasciate dai miei, ho pagato quasi tutto in contanti però dobbiamo andare dai miei e tornare se no dobbiamo prenotare di nuovo l'anta della cucina!". Non cambio neanche Ricky, corriamo in macchina a caricare le cose pagate e scopriamo che io non ci sto dietro. Mi rannicchio sotto il top della cucina e facciamo il viaggio sperando che nessuno se ne accorga.

Della serie.. noi siamo fatti di un'altra pasta.

Torta della casa nuova

La prima torta fatta nella casa nuova. Dettata dalla voglia di mangiare qualcosa di buono e dalla voglia di usare la farina di castagne. Però visto che la farina di castagne risulta amara non volevo mettere solo quella, insomma ho cercato in giro e ho inventato questa ricetta. Il risultato mi piace molto.

Torta della casa nuova:

100 farina 00
100 farina di castagne
220 zucchero
80 burro
100 ricotta
3 uova
2 cucchiai di fecola di patate *
2 cucchiai di maizena *
50 cioccolato gianduia (secondo me va bene anche quello al latte, ma io avevo solo questo)
latte q.b.
un pizzico di sale

mescolare le farine, le fecole, lo zucchero, con il burro fuso e le uova. Aggiungere la ricotta, il cioccolato fuso e il sale. Poi il latte tanto da rendere l'impasto cremoso.
Infornare 180° fino a cottura.

* Non avendo utilizzato lievito la torta non cresce ma rimane bassa e umida anche grazie al tipo di farina di castagne. Se volete provare con mezza bustina di lievito al posto delle fecole fatemi sapere come viene!

L'amore ha due facce

Ebbene si. Perchè avere un figlio vuol dire vivere momenti stupendi. Il mondo si tinge di rosa anche se hai un maschio, le caprette ti fanno ciao e anche tu come Pollon sei felice ma non è grazie al talco.
Questo accade quando il tuo bimbo ti dorme in braccio, quando ride per la prima volta e quando invece riesci a togliergli il fiato tanto lo fai ridere. Quando alla sua canzoncina preferita si illumina e balla. Quando finisce le sue prime pappe. Quando tenta di farti capire qualcosa, quando inizia ad allungare le braccia per farsi prendere. Quando lo ammiri nei suoi giochi silenziosi e quasi ti commuovi a vederlo piegare il manico della tua borsa tutto preso dai suoi pensieri. Quando impara un'espressione nuova e la sperimenta. Quando ti morde il naso, quando ti prende il labbro con la mano. Quando si gira verso di te appena dopo che ti sei stesa accanto a lui. Quando sì voleva proprio quella cosa e tu ti senti la mamma più brava del mondo perchè ora lui emette gridolini di gioia, quando vi fate le prime vere coccole e lui fa dei versetti dolcissimi.

E poi ci sono quelle ore dell'altra faccia dell'amore (o della medaglia) quelle ore che ti fanno sembrare lontano qualsiasi avvenimento bello. Quelle ore massacranti. Quelle ore che cosacaspitafaccio?? Quelle ore che vorresti solo andare via. Quelle ore che a volte ti chiedi perchè tutto questo, perchè volevi "allargare la famiglia"??

Ci sono ore infatti che non sai bene cosa fare, in cui tutto sembra sbagliato. Si alza già con la luna storta e da lì va peggiorando. Decidi di provare a vedere se ha fame ma non mangia. Provi a farlo dormire ancora ma non vuol dormire. Allora sentenzi che è noia e ti impegni a farlo ridere, questo se è stanco lo fa piangere in genere, altrimenti hai un bonus di qualche minuto di risate. Poi ancora provi a farlo giocare seduto, sdraiato, di fianco a testaingiù ma il risultato è solo farlo lamentare sempre di più. Ad un certo punto piange da solo così tanto per stizza. Ti giochi anche la carta della mela nella retina per alimenti che gli hai comprato apposta, sembra gradire, mordicchia succhia e.. piange disperato come se gli stessi pestando un piede. Stremata allora tenti di nuovo di farlo dormire anche se è passata neanche un'ora dalla nanna precedente e finalmente stramazza e tu ti senti rinascere.

Tra parentesi Ricky si fa ancora un sacco di pisolini, li ha sempre fatti e temo a questo punto li farà sempre. Fa anche un sacco di pasti nonostante le pappe. Appena siamo più tranquilli riprovo il metodo E.a.s.y. magari aiuta, ora è più grande, lo vedo più fattibile.

Ti svezzo in due

Io non vedevo l'ora di svezzare Ricky dopo circa due secondi di allattamento tragico. Poi invece l'allattamento si è assestato e siamo stati tranquilli qualche mese. Poi lui ha iniziato a manifestare forte interesse verso il cibo. Ha imparato a stare seduto per qualche secondo, e a deglutire. Così ho deciso di dargli la frutta, ho deciso perchè per il pediatra era presto. Lui la frutta la spazzolava tutta. La prima settimana tutto bene, le due settimane successive però non aveva preso peso. Alla terza settimana senza prendere peso il pediatra dice di continuare con solo allattamento, in consultorio propongono l'aggiunta di un biberon (che però lui non finisce) e in alternativa iniziare lo svezzamento. Non me lo faccio dire due volte, introduco un pappa lattea. Lui spazzola pure quella.
Poi inizio con gli assaggi di riso e verdure quando siamo a tavola visto che lui guardandoci si agitava.
Ho provato a richiedere alla pediatra che fare, ma lei ligia dice di aspettare.
Io preoccupata per il peso e visto come reagiva lui al cibo, decido di continuare così e aggiungo pappa a pranzo.
Crema di riso o di mais con olio, parmigiano, brodo di verdura e una verdura schiacciata.
Lui gradisce anche questa e nel giro di poco questa pappa viene servita anche a cena, visto che il piccolo tiranno pretendeva cibo anche a cena.
Ora è passato quasi un mese di queste pappe strane, autogestite e prodotte senza criteri precisi.

Ho deciso di introdurre la carne, inizio con l'omogeneizzato per vari motivi (mi sembra un inizio soft visto che è polverizzato, posso prenderlo bio, non devo subito cimentarmi in cotture strane e trituramenti). Il piccolo non fa troppi complimenti e spazzola anche quella.

Ora però iniziano i dubbi: se volessi farla io la carne, come la faccio? e i legumi quando posso darli? come gestisco al meglio le due pappe, quali le dosi consigliate? Posso iniziare con il glutine? Quando con la pastina? Io fin'ora ho fatto di testa mia, Ricky ha gradito e ha risposto bene a ogni novità, gli piacciono molto i gusti nuovi (ha provato cavolfiore, verza, zucca, carota che gli piacciono molto, il broccolo un po' meno faceva certe facce!). Ah si vi ricordo che Ricky non ha ancora sei mesi e tutta la trafila è iniziata da un mese.

Una volta avevo sentito dire che il miglior pediatra per un bambino è la sua mamma. E penso sia proprio vero. Secondo la mia pediatra non era ora della pappa, ma la regola dei sei mesi per lo svezzamento non è tassativa, va da bambino a bambino. Infatti Ricky mangia tutto con voracità, non ha particolari problemi digestivi, è ancora più vivace e allegro, però nonostante questo i dubbi di stare sbagliando vengono lo stesso...

Diventerà celiaco perchè gli do' il biscotto col glutine da mangiare a colazione? Diventerà obeso perchè gli do' troppo parmigiano? Mangerà troppo? Troppo poco? Quell'alimento lì potevo darglielo o no??

Intanto sto cercando di cambiare residenza (ad Avigliana è un'operazione complicata) e contestualmente scegliere il pediatra. Sempre sperando di trovarne uno assennato visto quelli che circolano, nella mia personale esperienza ho avuto quella che va tutto sempre bene aspetti che tanto si risolve tutto da solo. Quella che dobbiamo fare almeno tre analisi se no non siamo sicuri vada tutto bene. Quello dell'amica che svezza col brodo senza altro e aspetta gli otto mesi per introdurre il glutine. Quello che a 3 mesi è già svezzato e a 6 mangia i maccheroni. Quello no il parmigiano che è causa di obesità. Quella che dal sesto mese compiuto iniziamo a introdurre qualcosa..a 18 anni forse finiremo la frutta e ci daremo alle verdure. Quello pro biscotto e quello "Ma vuole avvelenarlo??", quello tutto bio e quello "Mi raccomando o plasmon o mellin!".
D'altronde pediatra che vai svezzamento che trovi.. .o no il proverbio forse non diceva proprio così.

Oggi a pranzo replichiamo la pappa di ieri: crema di riso, zucca e pollo; finita tutta, con aggiunta di riso alla zucca del piatto di mamma!

La casa dei nostri sogni *

Quando abbiamo visto questa casa, più di un anno fa, avevamo pensato che era molto bella, ma che costava un po' troppo. Quando abbiamo provato a risentire l'agenzia ci avevano detto che era calata di un po' la cifra.

Così è iniziata l'avventura. C'è voluto un mese perchè la proposta fosse accettata, e poi circa sei mesi perchè il muto fosse erogato! Altri sei mesi se li sono presi i venditori per cercare casa e traslocare a loro volta. Poi sono iniziati i lavori.

Buttatela giù

Abbiamo voluto buttare giù un muro per allargare l'entrata e ridurre una stanza che tanto non serviva così grande. I genitori di Lui erano preoccupati che la cosa non si potesse fare, non fosse in regola, così ci siamo rivolti al geometra dei miei genitori, che ci ha confermato che si poteva fare tutto, ci ha fatto il progetto e la cosa ci è costata cinquecento euro e tre giorni di lavoro persi. Poi il muro era più spesso del previsto, e le macerie erano tantissime ci è voluto un giorno intero (io che riempivo secchi, Lui che li svuotava nel camion) per toglierle, poi giustamente la discarica a fine giornata era chiusa per cui sono rimaste una notte con noi. Successivamente abbiamo spostato degli attacchi, e tolto il palchetto in una camera. Io dipingevo i muri della futura camera nostra e "fiorivano" di continuo (suo padre "ma se continuano a fiorire non è che c'è..." risposta di Lui "vuol dire che è inverno, stiamo dipingendo, e non s'asciuga." risposta che avrei dato io "vuol dire che come in ogni casa capita che non sia perfetta, che facciamo gliela restituiamo? grazie ma i muri fioriscono non la vogliamo più!").

Volevo solo le mie fioriere

Mentre io dipingevo, Lui stava facendo scatole alla casa vecchia e mio padre si occupava di spostare le prese di corrente, la sera scendeva. E la luce saltava.
Non volevo far vedere che ero nel panico, visto che già mio padre lo era. Continuava ad andare su e giù non trovando il motivo per cui era saltata la luce.  Attaccava e staccava il contatore di un'altro, quando gli dico qual'è il nostro lo trova attaccato!
Mentre vedevo mio padre impazzire e pensavo che quel lavoro l'aveva chiesto Lui mi tornava in mente la frase del film dove lei commissiona con una lastra di pietra avanzata delle fioriere, peccato però che per fare quelle fioriere i muratori devono fare un sacco di lavoro extra, la moglie sentenzia "volevo solo le mie fioriere". Allora nello sconforto e nel panico più totale, scendo a dare un occhiata io. Inizio a cercare su internet il manuale del contatore per capire perchè aveva le luci accese fisse. Sbircio l'altro pannello di salvavita che c'è di fianco accenno un "ma qui ce nè uno giù, magari è il nostro.." e mio padre "no quello è il pannello generale! Non c'entra". Io per sicurezza alzo la porticina di copertura, e trovo scritto "salvavita appartamento n°9". Un'altra cosa simile è capitata la prima notte in casa, faccio per aprire l'acqua calda e non arriva. Boiler spento. Lui accenda la luce fuori e non si accende. Io accendo l'altra luce e si accende, accenno un "deve essere qualcosa alla corrente visto che la luce vicino al boiler e il boiler non vanno" Lui mi risponde "no la luce non funzionava da un po'". Poi Lui prova a riposizionare un cavo che aveva spostato e magicamente boiler e luce ripartono. (a loro favore si può dire che comunque gli impianti qui non seguono una logica.

Cio' non lo rende monumento nazionale

Quando sono tornata alla vecchia casa l'ultima volta mi è venuto da piangere, sono scoppiata in lacrime nel momento in cui Ricky l'ha riconosciuta emettendo dei gridolini di gioia. Sono i ricordi di quello che abbiamo fatto, di quello che siamo stati, dei viaggi, delle litigate, delle cose belle che facevamo per coccolarci. Un po' di nostalgia quando Lui ha chiuso per l'ultima volta la porta, il mio mazzo di chiavi gettato sul tavolino ora che non servirà più. E ancora l'orologio appeso nella nuova casa o la lampada accesa di nuovo dopo settimane.
Ma d'altronde:
"Betsy è nata proprio in questo appartamento..." - Muriel Blandings
"Ciò non lo rende monumento nazionale!" - Jim Blandings 


* La casa dei nostri sogni (Mr. Blandings builds his dream house) è un film del periodo d'oro Hollywoodiano, consigliatissimo perchè molto ironico. Un classico del 1948 che è sempre attuale, perchè quando vogliamo siamo tutti un po' polli da spennare!